Grafologia

La grafologia è una disciplina che si basa su precisi canoni, con un fondamento culturale che la conferisce una specifica dignità di scienza umana. Essa possiede infatti un ben definito oggetto di studio, vale a dire l’attività grafica spontanea dell’individuo; possiede un metodo di analisi rigoroso, oggettivo ed intersoggettivo, non basato sulla sola intuizione o capacità interpretativa soggettiva, ma comunicabile applicabile da soggetti diversi con i medesimi risultati; possiede infine alcuni presupposti di base (quali ad esempio, la scrittura come prodotto di un’attività neuro-fisio-psicologica complessa), precisi protocolli e precise procedure.
In effetti la tecnica di investigazione risulta particolarmente rigorosa, ha le sue radici nel passato e prosegue il suo percorso in ricerche attuali sempre più accurate e approfondite, in stretti e imprescindibili legami con la psicologia.

L’indagine grafologica pone l’essere umano di fronte a se stesso, senza imbrogli e senza finzione. Possiamo considerarla come uno specchio del profondo che cerca di illuminare ciò che è più nascosto, ciò che è recondito, il nostro intimo, tanto ricco di sfumature e contraddizioni.
Tutti hanno un loro personale modo di scrivere, poiché ogni essere umano è unico. Ecco perché un grafologo, oltre ad una notevole preparazione, deve anche essere in possesso di una certa sensibilità, per cogliere anche i chiaroscuri più nascosti di una grafia.
Come la psicologia, la grafologia indaga sul carattere e sulla dinamica della personalità. Tuttavia la grafologia ha un materiale di analisi specifico, vale a dire la produzione grafica, per cui necessita di tecniche e teorie particolari, che la rendono per altro una disciplina a sé.
La deontologia del grafologo è simile a quella del medico e dello psicologo: rispetto del segreto professionale, esercizio della professione solo in seguito a preparazione qualificata e dovere di aggiornamento.
La grafologia, dunque, può far luce su quanto è più nascosto in ogni essere umano e con esso sempre in evoluzione.
Come affermò Ludwig Klages: Interpretare la scrittura è esplorare l’animo umano e farne in un certo senso la stratigrafia del carattere.

Io credo che il Sé si manifesti attraverso il livello generale, il quale si esprime soprattutto nel ritmo e nell’originalità autentica delle forme.
(Ania Teillard)