Esiste un grande eppur quotidiano mistero...

Cos'è il tempo?

Ognuno di noi percepisce il tempo a suo modo. Ognuno lo vive come se corresse... ognuno lo vive come se fosse immobile.

Corre.

Corre negli appuntamenti di ogni giorno, nella vita sempre uguale, scandito da orari e impegni che non lasciano scampo e non lasciano vita. Corre: nel momento in cui siamo in ritardo (oh: quanto corre quando siamo in ritardo. Sembra farsi beffe di noi!); corre ad ogni semaforo rosso che ci allontana – invece di avvicinarci – alla meta; corre ogni qual volta le cose da fare sono decine... decine?, forse migliaia!

E poi rallenta... rallenta... fino a fermarsi. Quando l'attesa è permeata di speranza, quando devi aspettare qualcosa che non arriva mai, quando sei troppo in anticipo e devi lasciar correre, quando una malattia terminale non lascia scampo. È qui che l'attesa mette il tempo – la vita – in stand by; come sul tasto di un vecchio registratore a cassette; tutto appare a rallentatore, quasi evanescente, in un mondo che vien visto come un film, come da fuori. Sembra che il tempo non esista più, o mai sia esistito.

Eh, quando vi si presta attenzione, il tempo passa molto adagio. Questa prova, quattro volte al giorno, mi piace assai, poiché ci si accorge che cosa sia realmente un minuto o magari sette.... mentre non si sa come ammazzare i giorni della settimana. (…) Il tempo non è mai reale. Se ti sembra lungo, vuole dire che è lungo, ma se ti sembra breve, è breve, ma quanto sia lungo o breve in realtà, non lo sa nessun0. (Thomas Mann – La Montagna incantata)

Cos'è dunque il tempo? Nella nostra realtà, forse, nulla è più incomprensibile o sfuggente del Tempo, mistero cui molti filosofi, scienziati ed artisti hanno cercato di dare una risposta.

Eppure ogni giorno ne parliamo: ho tempo, non ho tempo, quanto tempo... come se potessimo definirlo, gestirlo, vederlo o toccarlo.

Ed ecco che, come lo spazio è identificato dall'ordine degli oggetti materiali, così il tempo è identificato dall'ordine degli avvenimenti che si susseguono. Non è forse per questo che, chiusi in una stanza per giorni senza orologio, ne perdiamo il senso?

Questa è anche la durata reale del tempo. Possiamo bene basarci sugli orologi, ma se per noi un'ora sembra eterna, la realtà è quella, poiché rappresenta il tempo autentico che scorre nella nostra coscienza.

La verità è che questo concetto ci appare astruso, talmente astruso da glissare il fatto di essere mortali. Pensiamo di avere tempo all'infinito, un qualcosa che non si esaurirà mai, come l'aria, come l'ossigeno; ma il tempo, almeno per quanto riguarda quello che ci è stato concesso, prima o poi arriverà a un termine, a un punto.

Esiste un grande eppur quotidiano mistero. Tutti gli uomini ne partecipano, ma pochissimi si fermano a rifletterci. Quasi tutti si limitano a prenderlo come viene e non se ne meravigliano affatto. Questo mistero è il Tempo. (…) Perché il tempo è vita. E la vita dimora nel cuore. (Michael Ende - Momo)

Sempre che non sia una pura illusione possedere il tempo, dacché cosa può possedere un essere umano se non se stesso?