Max Pulver

Filosofo, poeta, grafologo, formatosi grafologicamente sull’insegnamento del maestro francese Crépieux-Jamin e del maestro tedesco Ludwig Klages, Max Pulver illustra i valori simbolici relativi a tutti gli aspetti grafici nella sua opera principale, Simbologia della Scrittura.

I suoi approfondimenti psicologici e psicoanalitici possono essere riassunti nella sua celeberrima massima: L’uomo che scrive disegna inconsapevolmente la sua natura interiore. La scrittura cosciente è un disegno inconscio... disegno di sé... autoritratto.

Egli rileva che la scritturaviene rappresentata in uno spazio che simboleggia lo spazio interiore dello scrivente, prima intuitivo, successivamente intellettivo:



La simbologia che Pulver elabora è sicuramente innovativa, in quanto coglie la molteplicità dei significati dei segni. Al centro della sua ricerca, per altro, rimane il problema della stratificazione di varie tendenze in una medesima personalità.

Utilizzando alcune teorie sia freudiane che junghiane, egli riesce a mettere a fuoco le contraddizioni e le ambivalenze interiori, individuando le reazioni particolari, l’altalenarsi delle tendenze in ogni individuo, i movimenti della psiche.

Ci dobbiamo liberare quanto è possibile dalle idee convenzionali sull’essenza dell’uomo, se vogliamo cogliere il senso essenziale dell’espressione grafica.
Il presupposto indispensabile per capire adeguatamente l’espressione è la conoscenza della rappresentazioni fondamentali, in gran parte inconsce, che influiscono sull’atto grafico. L’uomo che scrive disegna inconsapevolmente la sua natura interiore. La scrittura cosciente è un disegno inconscio, disegno di sé, autoritratto. (M. Pulver)